Terapia famigliare
La distinzione tra difficoltà da superare e disturbo da estinguere risulta di primaria importanza quando si parla di famiglia e sistema famigliare. Secondo l’approccio strategico molte delle difficoltà che attraversano bambini e adolescenti possono essere infatti superate grazie ad adeguate forme d’intervento messe in atto dai genitori stessi per permettere al proprio figlio di uscire dal disagio.
Ma come distinguiamo la difficoltà dal disturbo?
Parliamo di difficoltà quando un soggetto presenta uno stato di malessere che gli rende difficile esprimere a pieno le proprie potenzialità e raggiungere i propri scopi o gli obiettivi che l’ambiente che lo circonda gli propone (come nel caso dei bambini).
Differentemente adottiamo il termine disturbo quando si osserva che il soggetto ha strutturato una vera e propria patologia connotata da sintomatologie specifiche evidenti che gli impediscono di attivare le proprie risorse e perseguire le proprie finalità e desideri.
Questa distinzione è molto importante in quanto etichettare “semplici” difficoltà come patologie può portare le stesse etichette diagnostiche utilizzate a trasformarsi in diagnosi che sia autorealizzano (fenomeno della profezia che si autoavvera) agli occhi sia della persona direttamente coinvolta che della sua famiglia e degli stessi esperti del settore (psichiatri, psicoterapeuti, medici di famiglia), innescando così un processo in cui la difficoltà si trasforma rapidamente in un disturbo vero e proprio.
L’obiettivo che si propone lo studio Battinelli-Scozzi è
- in primo luogo quello di osservare il disagio portato dall’individuo attraverso la lente del grado di invalidazione che questo ha sulla vita del soggetto
- così da distinguere tra difficoltà e disturbo senza incorrere in eccessi o sottovalutazioni del problema
- lavoreremo poi sulle difficoltà considerandole tali, attraverso forme di consulenza e sostegno ai genitori per i figli, fornendo ai primi competenze e strumenti che li rendano effettivamente capaci di aiutare i propri figli in difficoltà e apparire loro come punti di riferimento affidabili.